Il Museo delle Arti in Ghisa nella MAremma

Antonio Bueno

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➡ Antonio Bueno “Il Pompiere e la Modella”

Antonio Bueno nasce nel 1918, nella Berlino imperiale degli ultimi mesi di guerra. Il periodo berlinese non fu per Bueno che una parentesi, la prima di molte, dati i continui spostamenti della famiglia. Dopo Berlino, Madrid, fino ad un più lungo soggiorno in Svizzera, a Ginevra. È qui che Bueno cominciò a formarsi intellettualmente e culturalmente. Dopo aver frequentato il liceo, si iscrive all’Accademia di Belle Arti. Continuarono però gli spostamenti: nel 1938 si stabilì con la madre e il fratello Xavier a Parigi, dove esordisce esponendo al Salon des Jeunes. Inizia il connubio artistico tra i due fratelli. Nel 1940 i tre intraprendono quello che avrebbe dovuto essere il classico voyage en Italie che ogni artista europeo che si rispetti deve prima o poi compiere. Giungendo a Firenze, non sapevano che avrebbero trovato lì una nuova patria ed un importante terreno artistico. Antonio si interessa alle tecniche dei primitivi fiamminghi e dei surrealisti. Sono poche le amicizie fiorentine, ma fondamentali: il pittore Pietro Annigoni, che li convinse ad esporre, con un discreto successo di pubblico, sia a Firenze che a Milano. Parteciparono al gruppo “Pittori Moderni della Realtà”, dal quale Antonio poi si dissocerà. Si avvicinarono ad altre figure importanti come Giorgio De Chirico, che nelle sue “Memorie” li annovera tra i dieci pittori più talentuosi da lui incontrati. Nel 1949 i due fratelli si allontanano artisticamente. Sperimentatore accanito ed irrequieto, Antonio Bueno portò avanti numerose ricerche: pittore astratto, simultaneamente al suo ruolo di segretario della rivista “Numero”, neometafisico con la sua collezione di dipinti con pipe di gesso (1953-57); verista, e successivamente pop a metà degli anni ‘60.

L’ultimo grande impegno che affrontò fu la preparazione dei quadri per la Biennale del 1984: volle realizzare una serie di d’après di grande formato. Si spense a Fiesole pochi mesi dopo l’inaugurazione, che divenne il culmine del suo percorso artistico.

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