Il Museo delle Arti in Ghisa nella MAremma

Il Macro Testaccio

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  MACRO TESTACCIO

Il Museo Testaccio, con sede nell’omonimo quartiere di Roma, nasce nel 2002, come seconda sede romana del museo MACRO.

Gli originari padiglioni in cui oggi sorge il museo, che caratterizzano l’intero complesso architettonico di Gioacchino Ersoch, testimoniano il passaggio dal classicismo alla modernità e costituiscono un importante esempio storico dell’architettura industriale monumentale e razionale della fine del XIX Secolo.

Questo luogo, conosciuto come ex mattatoio di Roma, chiamato correntemente Mattatoio di Testaccio, era originariamente un complesso di padiglioni alle pendici del Monte dei Cocci adibito alla macellazione ed alla distribuzione delle carni destinata alla capitale.

Grazie alle dimensioni e al modo in cui lo spazio è distribuito, i diversi Padiglioni che lo compongono sono particolarmente adatti ad ospitare installazioni e mostre che propongano forme di ibridazione con i linguaggi delle arti performative e delle discipline scientifiche.

Fra gli spazi museali presenti ricordiamo, oltre ai Padiglioni, la Pelanda, un’area un tempo dedicata alla lavorazione di suini e oggi dedicata ai vari linguaggi della performance, e i Rimessini, un tempo destinati a raccogliere e recintare gli animali cosiddetti “indomiti” e oggi spazi che saranno destinati alla ristorazione, nell’ottica di coniugare la qualità dell’offerta culinaria con la cultura del cibo, nei suoi aspetti rituali, antropologici e performativi.